Opere in legno di Luciano Bandieri - Franco Ferrari - Agnese Guidotti - Mario Poletti
Luciano Bandieri è nato a Casinalbo (MO), ma vive e lavora a Castelfranco E. in Via Dante Alighieri 19.
Ha iniziato la sua attività artistica nel 1960, coltivando nell'arco degli anni la sua passione per l'intaglio. Ha partecipato a collettive e concorsi, dove ha ricevuto premi e riconoscimenti di rilievo.
Quello di Bandieri è un lavoro di pazienza infinita ma anche di conoscenza dei vari legni, della loro resa cromatica, della loro consistenza, della loro durata.
Bandieri ha dato prova di fantasiosa creatività e di ricerche differenti, che hanno educato e raffinato il suo modo di vedere. Egli ha prodotto tante opere con maestria ed in esse racchiude e trasmette il suo essere gentile ma, allo stesso tempo, deciso e attento.
Sicuramente un'arte, la sua, che richiede, oltre la pazienza e l'attenta ricerca, una sensibilità difficilmente ripagabile.
Franco Ferrari è nato a Castelfranco Emilia (MO), autodidatta, ama il legno fin dall'infanzia. Inizia col traforo, passa al modellismo navale e, infine, si appassiona e si dedica all'intarsio. Un certosino lavoro di rapporti di piccoli pezzi di legno, per cercare il giusto equilibrio cromatico ed i giusti piani prospettici. I suoi soggetti, facilmente leggibili, sono legati ad un mondo di affetti autentici.
Franco Ferrari ha partecipato a numerosi concorsi, ha esposto in collettive e personali, riscontrando grande consenso di pubblico.
Vive e lavora a Castelfranco E. in Via Mar Adriatico 57.
Agnese Guidotti è nata a Guiglia (MO), si è trasferita a Castelfranco E., dove vive e lavora dal 1966.
Autodidatta, la passione per la scultura in legno nasce all'improvviso come richiamo forte a quel materiale nel quale plasmare le immagini che nascono dalla sua fantasia.
La prima opera del 1977 l'ha spronata a continuare, cercando nuovi spunti con passione ed entusiasmo.
Il 2001 vede nascere la sua prima mostra personale a Catelfranco E. nella Saletta delle Arti.
Nel 2006 e 2007 prende parte al concorso internazionale “Le Caravelle d'oro” a Bologna, classificandosi seconda.
Agnese Guidotti vie e lavora a Catelfranco E. in Via Liguria 40.
Mario Poletti è nato a Campogalliano (MO), è autodidatta, ma ha frequentato corsi di pittura a Castelfranco E. , dove vive dal 2001.
Il lavoro di Mario Poletti si svolge su due piani: da una parte l'impiego del pirografo, dall'altra del colore che è sostanza del quadro. E' la tecnica che consente all'artista di Castelfranco di trovare , in momenti diversi, corrispondenza con atteggiamenti meditativi o con effusioni sentimentali. Il linguaggio si sviluppa attraverso differenti declinazioni, non rinunciando mai alla rappresentazione e al racconto.
Poletti ha partecipato a numerosi concorsi, nei quali ha ottenuto premi e riconoscimenti importanti, tra i quali il primo posto, nel 2009, al concorso Città di Rubiera (RE) con l'opera “Sentinelle di bronzo”.
Vive e lavora a Castelfranco E., Via Fratelli Rosselli 16/A.
Opere di Gloria Decaroli e Mauro Filippini
Gloria Decaroli nasce a Carpi (MO) dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte Venturi di Modena,
inizia il suo percorso professionale come grafica nel settore moda. Nel corso degli anni prende parte a mostre e
progetti espositivi. Nel 2010 partecipa al Concorso Biennale “Città di Carpi”, aggiudicandosi il primo premio.In seguito
tiene mostre personali: Osteria dell’aviatore (Fossoli di Carpi, 2010) - Associazione Angolo Arte (Correggio 2011) -
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (Carpi 2011) - In occasione di “Arte Padova” (Padova 2013) partecipa a
“Contemporary Art Talent Show” ottenendo buoni riscontri.
In poco tempo la pittura della carpigiana Gloria Decaroli si è evoluta da un linguaggio figurativo e delicato a uno più intenso e trascendentale in cui la natura si disgrega progressivamente. Nei suoi dipinti riproduce un universo onirico ricco di temi immaginativi, soggetti e luoghi psichici che emozionano l’osservatore.
La Voce - Carpi maggio 2016 - Mostra di Pittura della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi 2016.
Mauro Filippini nasce ad Argelato (Bologna) nel 1952. È dalla scuola dell’obbligo che ha le prime indicazioni sul disegno e le prime soddisfazioni. Nel 1975, si trasferisce in provincia di Modena ed entra nel mondo della grafica presso la Coptip di Modena. Stabilitosi definitivamente a Carpi nel 1982, frequenta il Centro di Arti Figurative. Fonda, negli anni Novanta, con un gruppo di amici pittori e scultori, il Circolo Artistico Culturale “Bottega di Pittura”, dando così vita ad un’intensa attività artistica. Nel 2000, il “battesimo” del Circolo con una collettiva presso la Sala Gialla di Carpi. La prima pubblicazione di Mauro Filippini risale al 1993: Orme Perdute, in cui alle opere alterna poesie da lui composte. Nel 1998, viene pubblicato Canti silenti: catalogo di una mostra realizzata con il pittore carpigano Gianni Bizzarri. Le opere sono state tutte realizzate in plein air. Dal 2000 inizia un percorso pittorico a cicli: la prima serie di opere dal titolo: “Per le strade del Mondo” sono ritratti realizzati ad olio e spatola su tela, a seguire, la fortunata sequenza di opere ispirata dalle letture del filosofo Empedocle intitolata “Il Sogno”.
In tempi più recenti il ciclo di olii su tela tratti dall’inferno dantesco e presentati a Bologna nel 2006. Attualmente il lavoro pittorico è centrato sulla “Notte” dalla quale l’autore trae infiniti input che vanno dai sogni ai ricordi, dai desideri agl’incubi, utilizzando tecniche diverse. Queste opere sono state presentate a Palazzo Cantarelli a Correggio (RE) durante una personale tra Ottobre e Novembre del 2008.
Negli anni successivi l’arte di Filippini vira sempre di più verso l’informale continuando tuttavia ad attingere dal Figurativo. La sua ricerca si concentra sul colore ispirandosi all’attualità, alla cronaca e ai movimenti artistici del passato.
Per Mauro Filippini l’arte è uno sguardo dell’uomo, perché ciò che egli vede dentro di sé e nella realtà che lo circonda, è rappresentabile con il pennello della fantasia: fare arte significa, infatti, osservare e indagare, ma, anche analizzare e ripensare il passato ed il presente, per immaginare il futuro. I suoi quadri sono, quindi, la sintesi concreta di un suo pensare, processo di elaborazione di immagini, sensazioni ed emozioni suggerite dalla “lettura” accurata ed appassionata di tutte le forme d’arte e di tutte le espressioni artistiche. Attento e preciso nell’analisi dell’arte del Novecento, Mauro ama dare una sua interpretazione personale ed originale, fatta di colori morbidi, caldi e sapientemente accostati: la geometria delle forme crea gli spazi dai forti contrasti e dai contorni ben definiti; le linee appaiono nette e precise, sempre armoniose ed equilibrate. La realtà confina con il sogno e diventa metafisica delle idee e dei concetti astratti, astrazione del reale, “istantaneo” del pensiero, interpretazione surreale. La tavolozza dei colori vivaci rappresenta l’armonia interna della natura e dell’uomo, la luce emanata dalle cose riflette l’arcobaleno delle percezioni sensoriali, l’essenza diventa materia pulsante in grado di rivelare la poesia nascosta nelle forme concrete del reale.
In poco tempo la pittura della carpigiana Gloria Decaroli si è evoluta da un linguaggio figurativo e delicato a uno più intenso e trascendentale in cui la natura si disgrega progressivamente. Nei suoi dipinti riproduce un universo onirico ricco di temi immaginativi, soggetti e luoghi psichici che emozionano l’osservatore.
La Voce - Carpi maggio 2016 - Mostra di Pittura della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi 2016.
Mauro Filippini nasce ad Argelato (Bologna) nel 1952. È dalla scuola dell’obbligo che ha le prime indicazioni sul disegno e le prime soddisfazioni. Nel 1975, si trasferisce in provincia di Modena ed entra nel mondo della grafica presso la Coptip di Modena. Stabilitosi definitivamente a Carpi nel 1982, frequenta il Centro di Arti Figurative. Fonda, negli anni Novanta, con un gruppo di amici pittori e scultori, il Circolo Artistico Culturale “Bottega di Pittura”, dando così vita ad un’intensa attività artistica. Nel 2000, il “battesimo” del Circolo con una collettiva presso la Sala Gialla di Carpi. La prima pubblicazione di Mauro Filippini risale al 1993: Orme Perdute, in cui alle opere alterna poesie da lui composte. Nel 1998, viene pubblicato Canti silenti: catalogo di una mostra realizzata con il pittore carpigano Gianni Bizzarri. Le opere sono state tutte realizzate in plein air. Dal 2000 inizia un percorso pittorico a cicli: la prima serie di opere dal titolo: “Per le strade del Mondo” sono ritratti realizzati ad olio e spatola su tela, a seguire, la fortunata sequenza di opere ispirata dalle letture del filosofo Empedocle intitolata “Il Sogno”.
In tempi più recenti il ciclo di olii su tela tratti dall’inferno dantesco e presentati a Bologna nel 2006. Attualmente il lavoro pittorico è centrato sulla “Notte” dalla quale l’autore trae infiniti input che vanno dai sogni ai ricordi, dai desideri agl’incubi, utilizzando tecniche diverse. Queste opere sono state presentate a Palazzo Cantarelli a Correggio (RE) durante una personale tra Ottobre e Novembre del 2008.
Negli anni successivi l’arte di Filippini vira sempre di più verso l’informale continuando tuttavia ad attingere dal Figurativo. La sua ricerca si concentra sul colore ispirandosi all’attualità, alla cronaca e ai movimenti artistici del passato.
Per Mauro Filippini l’arte è uno sguardo dell’uomo, perché ciò che egli vede dentro di sé e nella realtà che lo circonda, è rappresentabile con il pennello della fantasia: fare arte significa, infatti, osservare e indagare, ma, anche analizzare e ripensare il passato ed il presente, per immaginare il futuro. I suoi quadri sono, quindi, la sintesi concreta di un suo pensare, processo di elaborazione di immagini, sensazioni ed emozioni suggerite dalla “lettura” accurata ed appassionata di tutte le forme d’arte e di tutte le espressioni artistiche. Attento e preciso nell’analisi dell’arte del Novecento, Mauro ama dare una sua interpretazione personale ed originale, fatta di colori morbidi, caldi e sapientemente accostati: la geometria delle forme crea gli spazi dai forti contrasti e dai contorni ben definiti; le linee appaiono nette e precise, sempre armoniose ed equilibrate. La realtà confina con il sogno e diventa metafisica delle idee e dei concetti astratti, astrazione del reale, “istantaneo” del pensiero, interpretazione surreale. La tavolozza dei colori vivaci rappresenta l’armonia interna della natura e dell’uomo, la luce emanata dalle cose riflette l’arcobaleno delle percezioni sensoriali, l’essenza diventa materia pulsante in grado di rivelare la poesia nascosta nelle forme concrete del reale.
Prof.ssa Paola Losi
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