Giuseppe Moretti & Barbara Romagnoli
Giuseppe
Moretti nasce a Bologna il
30 ottobre 1948; “erroneamente” in possesso del diploma di scuola media superiore (perito in meccanica
di precisione).
Fotografo professionista e scultore (con un
po’ di presunzione utilizzo tale termine) per diletto.
-1970 mostra di fotografie dal titolo “H.P. – T.T.L.“ allestita presso la Sede del Fotoclub Pontevecchio -1993 personale
di fotografie, sculture e disegni titolo “Fotografie,disegni e idee solide” presso
il Circolo Culturale “Gli Amici
dell’Arte” di Vignola.
-1995 personale
con fotografie e sculture dal titolo
“
Asso 99 un sogno nel vento ”,dedicata
esclusivamente alle regate veliche. allestita presso la Sala Polivalente del Comune di Serramazzoni.
-1998, con il patrocinio del Comune
di Budrio personale dal titolo “Oltre i colori del vento” con
fotografie e sculture.
-1999, nuovamente presso il Circolo
Culturale “Gli Amici dell’Arte di Vignola”, mostra con fotografie e sculture.
-2000, presso le sale di Villa
Boschetti e con il patrocinio del Comune
di San Cesareo sul Panaro personale di fotografie e sculture dal titolo “La
luce oltre il confine tra sogno e realtà”.
-2003, con il patrocinio della Comunità
Montana di Folgaria personale dal titolo “Fantasmi sull’acqua”. La
stessa mostra è stata poi esposta pressa la “Sala d’ arte“ del ristorante Matusel di Bologna.
-2006 personale dedicata agli sport acquatici in occasione del Salone “Navigare il Delta“ svoltosi nel paese
di Codigoro in provincia di Ferrara.
“Il Mio desiderio è presentare Giuseppe Moretti, la cui creazione
comincia con la visione. Vedere è già un’ operazione creativa, esige uno sforzo
mentale per deformare tutto ciò che deriva dalle abitudini acquistate, cioè il
flusso di quelle immagini belle e tradizionali, che sono un po’ nell’ ordine
dell’intelletto; lo sforzo necessario per liberarsene esige coraggio e lo
troviamo nelle opere di Giuseppe Moretti, dove siamo di fronte ad un linguaggio
puro e libero da ogni fronzolo accademico.
Proprio nel massimo e più aperto clima di
libertà individuale, può la sua arte apparire svagata ed accidentale, al
profano, perché la grazia espressiva e l’ emozione plastica è ridotta al
semplice diagramma; alla resa più sciolta ed essenziale, che sembra rivelarsi qualcosa
di estremamente naturale come il gesto riflesso, “si consideri l’ espressione
di abbandonato riposo di questi modelli“ e si vedrà che tale espressione non
appare tanto essere stata ritratta, in quanto è tutt’ uno con l’ indolenza
flessuosa della sensitiva passione della mano che l’ ha scolpita.
I suoi legni “sculture“ hanno come valvola di
sicurezza l’ evasione fantastica della mente libera di varcare i confini del
razionale, per rifugiarsi nel fantastico mondo creativo dove l’ unità degli
elementi e lo spirito di poesia che
trasfigura i dati sensibili in elementi di musicale architettura
plastico-poetica, un giorno anche i censori più rigidi mi daranno ragione. “
Remo
Zanerini
Barbara Romagnoli è nata a Modena nell’anno 1973 e vive a Guiglia con
la famiglia; ha conseguito il diploma di ragioneria, ma ha sempre avuto un
debole per il disegno.
Nel
2008 dopo avere contribuito alla decorazione di un carro fiorito alla festa
della fioritura a Vignola, viene incoraggiata dagli amici e dalla famiglia a
coltivare la sua più grande passione; decide quindi di iscriversi alla scuola
del Maestro Marco Grimandi e inizia un cammino, che continua a tutt’oggi,
sulla pittura a olio e l’uso dei pastelli.
Ha
partecipato al concorso biennale (aprile 2010) “Pier Paolo Germano Tassi” di
Vignola dove ha ottenuto una menzione speciale per la sua opera e lo
scorso novembre ha realizzato la sua prima mostra (a Savignano s/P)
assieme all’amica pittrice Concetta Migliore.
“Luce e colore iridescenti nelle
opere ad olio di Barbara Romagnoli: la Sardegna con i suoi paesaggi di luminosa
solarità, i cieli ed il mare blu, il sole radioso, mentre l’Appennino vive
gioiosamente nei bosche, nelle acque, negli alberi fioriti e verdeggianti; toni
caldi e vivaci anche nella rappresentazione delle figure umane.
L’artista
si dedica anche alla tecnica del pastello, di cui mette in risalto le
possibilità di delicata e suggestiva rappresentazione.”
Bice Formentini