"Madame " Fotografie di Antonella Monzoni
Antonella Monzoni vive a Modena. Pratica una fotografia di reportage profondamente umanista, concentrata sulla assimilazione culturale del ricordo, sui simboli e sui luoghi della memoria come tracce di appartenenza, come Madame (Premio Mario Giacomelli 2007 e Selezione PhotoEspana-Descubrimientos 2008), Somewhere in Russia (Premio Chatwin per la fotografia 2007), Silent Beauty (Menzione d’onore International Photography Awards 2008).
Nel 2009 con il
reportage Ferita Armena riceve la
Menzione Speciale Amnesty International del Festival dei Diritti, è finalista
al Premio Amilcare Ponchielli ed è selezionata al Visa pour l’Image di
Perpignan. Sempre nel 2009 vince il Best Photographer Award al Photovernissage
di San Pietroburgo e nel 2010 è Autore dell’Anno FIAF.
Nel 2011 è tra i
finalisti di
ArtèFoto International Festival of Photojournalism.
Nel 2012 ha
ricevuto il primo premio VIPA,
Vienna International Photo Awards.
I suoi libri:
”Benedic Anima Mea”, indagine sulle liturgie dei frati dell’Abbazia di Sant’Antimo
(Siena), 2004; “Lalibela”, reportage delle cerimonie notturne ortodosse dalla
capitale religiosa dell’Etiopia, 2005; “Il delicato sentimento del vedere”,
monografia FIAF 2010 e nel 2011 pubblica “Madame” che riceve una menzione
speciale dalla giuria del Premio Bastianelli 2012.
Ha esposto in
mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Opere di Antonella Monzoni fanno parte
della Collezione fotografica della Galleria Civica di Modena.
"Madame"
di
Antonella Monzoni
Madame
era Henriette Niepce, prima moglie del regista Gillo Pontecorvo e sorella della
famosa Janine, una delle prime donne photoreporter, scomparsa nel 2007, ed era
pronipote di Nicephore Niepce, riconosciuto inventore della fotografia.Concedeva pochissime visite, soffriva di cuore e faticava a
camminare. Da oltre cinquanta anni viveva sola, per scelta, nella vecchia casa
di famiglia in Borgogna, circondata da vigneti, dove il tempo si era fermato.
Non usciva mai, dalle finestre entrava poca luce e le stanze buie erano illuminate
da lampade. Non voleva nessuno in casa, nemmeno una femme de ménage.Era bellissima, lo dimostrano i
ritratti della sorella pubblicati nei suoi libri fotografici. Fu una grande pasionaria a fianco del marito
Pontecorvo, con il quale ha partecipato alla resistenza antifascista a Milano.