Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


I Soli, una famiglia di artisti.



I Soli, una famiglia di artisti
Armando, Ivo e Cesare Soli: padre, fratello e figlio. Li unisce una fervida vocazione creativa: Armando nell’ambito della pittura, e Ivo e Cesare anche nel campo della scultura. Tutti e tre affermano il rapporto dell’arte con la vita. E’ comune alla loro opera il lavoro artigianale che garantisce la buona misura dell’immagine.

Armando Soli, nasce nel 1902 in località Confine di Spilamberto, viene messo a bottega, giovanissimo, presso un fabbro maniscalco, dove impara a ferrare i cavalli. Un’attività che esalta il lavoro artigianale che lo porta a realizzare, con il ferro, oggetti di pregio. Ma non gli fa difetto, sin dall’adolescenza, la vocazione al disegno come fondamento della pittura che egli praticherà nel tempo libero. Non molte le opere pittoriche, ma tutte di grande dignità nel rappresentare le cose nella loro concretezza, con una definizione di particolari. Bisogna credere che ciò abbia influito sul figlio Cesare, diventato noto artista. Armando è morto a Vignola nel 1980.

Ivo Soli, nasce l’8 luglio 1898 in località Confine di Spilamberto. La sua famiglia si trasferisce, dopo alcuni anni, a Vignola, dove Ivo va, come il fratello Armando, da un fabbro maniscalco ad imparare il mestiere. Grazie ad un benefattore che nota il suo talento, il ragazzo viene mandato a Modena per studiare presso l’Istituto “Venturi”. Nel 1917 è chiamato alle armi, in zona di guerra, nel terzo Reggimento Genio telegrafico. Un anno dopo, lo scoppio di una mina gli procura ferite alla testa. Nel 1920 viene congedato dall’esercito. Nel 1921 termina gli studi al Venturi, con licenza del corso speciale di scultura. Qualche mese dopo si trasferisce a Milano, dove sarà, nei primi anni Trenta, professore di plastica e di composizione alla Scuola Superiore degli Artefici di Brera. Partecipa nel 1931 alla quadriennale di Roma. Ci sarà altre cinque volte, fino al 1955. Nel 1934 è alla Biennale di Venezia, dove approderà pure nel 1936, 1940 e 1948. Nel 1957 è alla III Mostra Nazionale d’Arte Sacra all’Angelicum di Milano. Mostre a Barcellona nel 1929, a Budapest nel 1936, a Parigi nel 1937. Prima personale a Milano, nel 1942, alla Galleria dell’Annunciata. Nel 1949 è alla Saletta degli Amici dell’Arte di Modena.
Numerose le opere pubbliche: Madonna in terracotta (1934) nella Torre del Municipio di Sermide (Mantova), angelo marmoreo nel Duomo di Milano (1937), decorazione scultorea per il Palazzo di Giustizia di Milano (1938), bassorilievi per il Palazzo della Provincia di Milano, Monumento ai Caduti di Pavullo nel Frignano (1952), Monumento all’onorevole Gregorio Agnini a Finale Emilia (1958), grande stele per il Comune di Milano (1961), Monumento al Poeta Carlo Porta a Milano (1966), busto bronzeo alla poetessa Ada Negri a Lodi.

Cesare Soli, nasce a Vignola nel 1926. Diplomato all’Istituto “Venturi” di Modena, Cesare insegna per oltre 30 anni nelle scuole statali. Nel dopoguerra partecipa attivamente alla vita artistica nazionale. Nel 1952 riceve, in Campidoglio, il secondo premio “Anno Santo” per la sezione arti figurative, la cui commissione è presieduta da Mario Mafai. Nel 1963 è a Modena tra i vincitori del premio "I Misteri, il Concilio”, con sei grandi opere ispirate ai “Misteri gaudiosi”.
Numerosi i premi e riconoscimenti di prestigio. Cesare ha un curriculum pubblico da far invidia a tanti artisti. La prima personale è a “La Sfera” nel 1962. Altre personali a Vignola: Biblioteca Comunale nel 1963, Rocca nel 1981 e nel 1989 (con testi di Enrichetta Cecchi e Casimiro Bettelli), nel Salotto di L.A. Muratori nel 1994, di cui è stato per circa 20 anni, Direttore Artistico. Nel 2004 antologica nella Rocca e al Salotto. Tra le collettive: Biennale del Nazionale del Disegno e dell’Incisione Contemporanea a Forlì (1952, 1954), Mostra mercato degli artisti modenesi alla Sala di Cultura di Modena (1965), Biennale di Sestola (1981), Pitttura come realtà alla Galleria della Corte di Vignola (1993), il ritratto alla Galleria Il Portone di Modena (1994), Fierarte (più edizioni), Etruriarte a Venturina (1998), L’Evangelario dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola alla Fondazione S.Carlo di Modena (2000). Collettive all’estero: l’Exposition de la Peinture Italienne Contemporaine a Zurigo (1965), Solidarietà d’artista a Esch-Alzette, Lussemburgo (1995).

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