Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


Ermanno Covili



Ermanno Covili
nasce a Pavullo nel 1965. Fin da piccolo spicca la nota creativa e fantasiosa nel disegno a mano libera, valorizzato e messo in risalto dall'insegnante e pittore pavullese Maurizio Carloni.
Dopo i lavori a china su cartoncino nasce l'interesse per la pittura ad olio, prima semplici paesaggi di natura agreste, poi sempre più ricchi di particolari, fino ad integrare il disegno con la scultura.
Qui è importante l'incontro con Azeglio Babbini, il quale ha dato un impronta stimolante per nuove tecniche per la manipolazione della creta.
I quadri raffigurano un mondo silenzioso in un fermimmagine di vita, di pensieri, di sensazioni, di paure e di gioie. La raffigurazione dei volti senza occhi rappresenta tutto ciò che l'uomo vede, ma senza essere visto e basta saper ascoltare per percepire le vibrazioni dell'essere, in un apparire e scomparire fra sfondi dorati di tappezerie cerchiate. Un voler essere tutt'uno con l'ambiente che lo circonda, quell'ambiente da cui l'artista trae spunto per rappresentare le sue opere.
Dopo numerose esposizioni in manifestazioni pubbliche, nell'autunno del 2003 Ermanno Covili espone la sua prima mostra integrale nella fonoteca del Palazzo Ducale di Pavullo, entrando nella sfera dei nuovi artisti emergenti.

"Entrare in un sogno è quello che voglio trasmettere: pura fantasia con un pizzico di realtà quotidiana. Questo serve per accedere a una dimensione totalmente fuori da ogni logica, ma con una profonda riflessione.
Entrando in questo mondo si apre una porta alquanto sconosciuta: ma chiunque si può immedesimare per percepire forti emozioni, oppure totale indifferenza.
Tutti hanno un proprio "io" che stimolato può riservare inaspettate sensazioni".

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Ewa Barbara Konopka & Giuliano Soragni


Ewa Barbara Konopka nata a Mlawa (Polonia), vive e lavora a Guiglia (MO).
Ha compiuto gli studi presso l'
istituto di Divulgazione Culturale di Olsztyn (Polonia) e presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Bologna. Ha conseguito il diploma di Stilista di moda a Milano e l'attestato di "Computer graphics per il prodotto di moda" collaborando come pubblicitaria presso una TV locale.
Da alcuni anni dipinge e disegna. Ha realizzato vernissage in Polonia nelle sale espositive "Agorà" di Olsztyn, nella galleria del castello "Pod Belka" a Nidzica, nelle sale espositive del Museo di Szczytno. La sua mostra "L'ora inquietante", dedicata al 70° anniversario dello scoppio della guerra, sarà esposta nella galleria del presidente di voivodato a Olsztyn. Nel 2009 ha esposto a Wilno, in Lituania.
Ewa, affascinata dall'interpretazione del movimento e dalla dinamica nell'arte, si sta muovendo nelle sue opere più recenti, al confine tra figurativismo e metafisica, privilegiando pittura a olio e grafica.


Giuliano Soragni - "Di connotazione fantastica è la pittura di Giuliano Soragni che avvera fenomeni di ibridazione tra diversi elementi, riconducibili a cose e figure umane.
Un recupero di immagini, di vivificanti rapporti, che determina spostamenti di significato.
E' la ricognizione immaginativa, per il trasferimento della realtà nella sfera del fantastico, ad offrire all'artista di Casinalbo la possibilità di portare un differente linguaggio, con intrecci che riservano nuove sorprese. Digressioni figurative gli offrono l'occasione per vertiginosi esercizi compositivi che non costituiscono un gioco gratuito, ma la necessità stessa del "raccontare".
La tensione conoscitiva è tale che le immagini, pur caricandosi di una bizzarria di situazioni, non perdono la capacità di rappresentazione, di rimandi al quotidiano.
La conchiglia si offre come "nucleo" fondamentale e necessario criterio di selezione di una particolare iconografia. Pare stabilire con altre forme di esseri animati e inanimati un centro epifanico di relazioni e di rivelazioni simboliche: la solitudine, lo smarrimento, il disagio, il brivido dell'esistenza , l'attesa e l'incontro con altre cose....
Il suo è un attento guardare alla pittura fantastica, surreale. E visibili sono i confessati "debiti" nei confronti dell'opera di Walter Mac Mazzieri. L'artista realizza un linguaggio libero da ogni condizionamento in azzardi di figure che egli anima di tensioni e fughe. Di prodigi."

Michele Fuoco

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