Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


"NATALE..NEL BIANCO" - Mostra Collettiva di Pittura e Scultura


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ALL OVER AGAIN - dipinti di Mauro Pifferi


Mauro Pifferi, pittore Sassolese nato il 3 Luglio 1956.
Inizia da ragazzo disegnando fumetti, 
poi approda alla fotografia negli anni 80 per intraprendere 
dopo un periodo di pausa, l’arte pittorica spaziando dal Rinascimento all’arte moderna come copista, 
fino ad arrivare ad una pittura personale.
Ha partecipato a diverse mostre di pittura:
– Palazzo Astoria, Fiorano Modenese, 2005
– Casa dell’Arte Vittorio Guastalla, Fiorano Modenese, 2006
– Castello di Spezzano, 2007
– Galleria d’Arte Moderna, Sassuolo, 2007/08/09/10/11/13
– Galleria d’Arte Paggeria, Sassuolo, 2012
Sue opere sono esposte nella Chiesa dell’Ancora a Sassuolo e la S.S.Consolata a Torino.

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Acquerelli di Walter Boni




Walter Boni è nato a Modena nel giugno del 1946. Dopo avere conseguito la maturità classica, si è laureato in Filosofia presso l'Università degli Studi di Bologna. E' stato insegnante di ruolo per parecchi anni nella scuola secondaria di secondo grado prima di occupare la cattedra di Psicologia e Sociologia presso l'Istituto Magistrale "C. Sigonio" di Modena. La produzione degli ultimi anni ha privilegiato la forma dell'acquerello, sentita come la sua cifra congeniale di espressione. Numerose le personali, prevalentemente presso alcune gallerie d'arte di Modena, ma anche in altre città; in particolare, due personali a Firenze presso la galleria "Michelangelo", ed a Milano, presso la galleria "Modigliani", hanno fatto registrare una vasta eco di consensi, contribuendo in modo decisivo al suo inserimento tra i più accreditati pittori ad acqua.
Ha tenuto corsi di acquerello a Modena, Campogalliano, Cavezzo e Carpi. Dirige attualmente una Scuola di acquerello nel suo atelier di Montale Rangone. E' inoltre autore di "Una poetica per l'acquerello", sentito diario quotidiano nel corso del quale sono esposte le tematiche fondamentali della sua arte.
Vive e lavora a Montale Rangone (Modena). E' contattabile, all'indirizzo acquerelliwalterboni@libero.it,

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PENSIERI IN ARTE


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Colore e Sentimento nella Pittura - Mostra di Angela Ardori - Chiara Pini - Giò Pighetti


ANGELA ARDORI (Angy) ha condotto studi superiori in campo commerciale. Da qualche anno si dedica all'attività artistica frequentando l'atelier di Solignano Nuovo, con la guida del maestro Marco Grimandi.
La pittura di Angy va dalla figura umana al paesaggio ai fiori alla natura morta. Per la figura la tecnica che predilige è il pastello; per i paesaggi, invece, adotta esclusivamente la tecnica ad olio, creando sapienti accostamenti ed assegnando ai contrasti cromatici e alla materia la funzione di suggerire il volume.
Principalmente l'interesse è rivolto al colore materico che, con rapidi colpi di spatola e di pennello, comunica la sua forza nella ricercatezza della luce e della tridimensionalità. Foglie, arbusti, fiori e alberi non hanno definizione, sono parte di un magma colorato che vibra sulla superficie.
L'artista, inoltre, dipinge una serie di marine in cui il senso della mobilità e dei riflessi dell'acqua è reso attraverso pennellate rapide e sicure di colore.


GIO' PIGHETTI si è avvicinata all'arte al tempo degli studi superiori, approfondendo disegno, pittura e ceramica (quest'ultima con la maestra Silvia Fattori). E' docende nel settore moda di un istituto professionale della provincia di Modena. La passione per la pittura è stata coltivata costantemente, conseguendo anche riconoscimenti e premi (partecipazione a concorsi di poesia, fotografia e pittura).
Dal 2009 frequenta l'atelier di Solignano con la guida del maestro Marco  Grimandi.
La pittura di Giò Pighetti fa particolare riferimento alla figura umana eseguita come copia dal vero. Studi accademici, sempre dal vero, paesaggi  e nature morte corredano la continua esercitazione artistica. La copia delle opere dei grandi del passato arricchisce lo studio personale. L'artista mette a punto una galleria di figure umane in cui il mezzo espressivo utilizzato è il pastello, che lascia poco spazio alle correzioni; per questo il linguaggio è immediato, il tratto è leggero e quasi senza contorno.
Anche la tecnica ad olio è utilizzata costantemente nelle copie dal vero di paesaggi e fiori, lontani dalle convenzioni, in una coloritura intensa e libera.


CHIARA PINI è un'insegnante che vive a San Cesario sul Panaro.
La pittura e tutto ciò che è legato alla creatività hanno da sempre suscitato in lei curiosità e passione. Frequenta la scuola d'arte del maestro Marco Grimandi, dove approfondisce diversi aspetti del disegno e della pittura.  Nelle sue opere sono evidenti le influenze dell'arte dei macchiaioli e degli impressionisti nell'uso del chiaroscuro e nella freschezza  delle pennellate; si ritrova inoltre un serio studio del disegno dal vero.
I suoi dipinti spaziano da ritratti e figure umane eseguiti con le tecniche della fusaggine, dei pastelli e dei gessetti, ad elaborati pittorici (fiori e paesaggi) coi colori ad olio.
Negli ultimi tempi l'artista sperimenta anche il plasticismo espressivo attraverso la scultura con la creta.

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Mostra Collettiva Giovani 2014



ALICE BECCATI, dopo la maturità artistica e una breve esperienza all'Accademia di Belle Arti di Bologna, per approfondire le sue conoscenze artistiche, ha frequentato diversi corsi per affinare le sue conoscenze.
Ha cominciato esponendo ballerine – mondo al quale è legata sin dall’infanzia – proseguendo con ritratti a matita in bianco e nero dove le sfumature, sicure e raffinate, sono state per anni la sua certezza.
Capovolgendo e stravolgendo un mondo per lei finora rinchiuso in mille sfumature di grigio, ora tende ad emozionare tutti con vivacità e allegria di colore, avvicinandosi a "piccoli balzi" al mondo dell'illustrazione.

MECHIEL FULO, è una giovane pittrice che ha frequentato l'Istituto A. Venturi di Modena. Nei suoi dipinti viene raffigurato principalmente il corpo femminile, utilizzando prevalentemente i colori acrilici. Il nero è sempre presente nei suoi dipinti nonostante che con il passar del  tempo i colori da lei utilizzati si siano evoluti. 
CHIARA MATTIOLI, è la più giovane pittrice che espone in questa mostra; fin da piccolissima ha sentito il desiderio di esprimersi attraverso il disegno. Da due anni frequenta l'atelier del maestro Marco Grimandi: da lui ha imparato tecniche pittoriche diverse e il disegno dal vero.
SIMONE MIANI, ha iniziato a interessarsi al mondo del disegno negli anni della scuola media, periodo in cui la sua curiosità si è focalizzata sulla tecnica del fumetto in bianco e nero. Nonostante il suo percorso di studi sia proseguito su una strada differente, continua a dedicarsi nel tempo libero a questa coinvolgente passione, che ogni volta ha il potere di fargli riscoprire il bambino che è in lui.  
LUCA MIGLIORI, orafo di professione, nasce come pittore autodidatta, appassionato all’arte fin da ragazzino.
Ha esposto in svariate collettive e personali tra Modena, Bologna e Parma.
Luca ama sperimentare varie tecniche innovative anche con l’utilizzo di nuovi materiali.
Il dinamismo è un punto chiave nella sua produzione, sempre alla ricerca di nuove formule
per poter esprimere al meglio il colore delle proprie emozioni.

VITTORIA TERMANINI, ama il chiaroscuro e la pittura a olio, ritrae i visi e i corpi delle persone compresa l'interiorità. Ha 20 anni ed è autodidatta e con la passione da sempre dell'arte che cerca di trasmettere emozioni agli altri attraverso i suoi quadri e disegni.
Ha esposto in collettive e ha ricevuto riconoscimenti soprattutto per i ritratti a carboncino.
ANNA CHIARA VACCARI è nata a Modena ove si è diplomata all'Istituto d'Arte Venturi. L'artista ha poi proseguito all'Accademia d'Arte di Bologna frequentando la scuola di pittura di Mario Venturelli. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive e personali, ha illustrato le pagine di varie pubblicazioni e ha realizzato tra l'altro i mosaici della chiesa di S. Benedetto Abate a Modena. Negli anni ha messo a punto una sua particolare tecnica personale basata sull'uso dell'inchiostro a china con inserti di carta e foglia d'argento. Tra i suoi soggetti preferiti oltre ai fiori ci sono animali e volti umani.

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"esercizi di memoria" immagini di Ivo Gnudi







Ivo Gnudi nasce a Vignola nel 1945.
Ha alle spalle una lunga frequentazione con la fotografia, esplorata in tutte le sue potenzialità espressive; una frequentazione fatta di prove tecniche e di attento studio, di curiosità per il nuovo e di conoscenza approfondita della tradizione.
E’ dei primi anni sessanta l’inizio dell’esperienza, un ingranditore portato a casa dopo un  viaggio a Praga.  Ha frequentato il triennio serale di Grafica e Fotografia all’Istituto d’arte Venturi di Modena e successivamente un corso di disegno alla Bottega del Tintoretto a Venezia. Sue sono le mostre : “Burattini in biblioteca” con Giliola Sarzi , “Vocinazione” laboratorio di lettura espressiva con Giorgio Incerti , “Omaggio a Paz”, “Profumo di donna”, “Piazza Grande”. Ha curato le mostre “Racconto breve per immagini” al Salotto del Muratori. Autoprodotto un libro sull’esperienza del Teatro Persona di Vignola. Colleziona fotografie non d’autore, comuni.


 Esercizi di memoria
Quello che l’occhio del fotografo HA VISTO è diventato unico, irripetibile, fissato per sempre. Ma chi guarda VEDE quello che la propria memoria fa affiorare, evoca emozioni personali, collega quell’immagine alla propria storia, la fa rivivere, la toglie dalla fissità dell’attimo e la ricolloca nel tempo e nello spazio; la natura, le persone, la città, gli avvenimenti ricominciano a muoversi, a respirare, e diventano capaci di trasmettere emozioni, di accendere ricordi. La memoria è bizzarra, inquietante. Porta a galla vissuti, nostri o di altri, che inaspettati emergono dalle profondità della mente; “risvegli” che non percorrono un cammino logico, prevedibile, ma seguono ragioni segrete e inspiegabili. Per questo di fronte alle fotografie di Ivo Gnudi dobbiamo, come suggerisce R.Barthes,  assumere l’atteggiamento del selvaggio, del primitivo, che non guarda ma vede, che non va in cerca della perfezione tecnica ma del piacere e dell’emozione. Molte di queste foto vanno anche oltre l’emozione privata, personale: risvegliano la memoria collettiva, richiamano situazioni ed eventi legati ad esperienze condivise. Sono dettagli, luoghi riconoscibili; sono eventi di ieri, pagine della storia vissuta, o anche solo sfiorata, da ciascuno. E sono più eloquenti di qualsiasi discorso, perché ci fanno recuperare frammenti di vita che credevamo perduti. E questo perché le fotografie di Ivo Gnudi non sono  semplice “registrazione” della realtà, ma “espressione” del suo sentire, “interpretazione” del suo sentimento della vita; una soggettività che non è solo nello scatto, ma anche nella elaborazione dell’immagine, raffinata e intrigante.

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Dipinti di MICHELE DEFRONZO - Fotografie di ALFREDO SAVIGNI




             "pensiero onirico"

Michele Defronzo muove la sua ricerca in un territorio onirico in cui la figurazione del paesaggio sconfina in meditazioni surreali e ambienti sospesi tra realtà e immaginario.

Cèsanne sostiene che il pittore pensa in pittura e quello di Defronzo è senz’altro un pensiero onirico, il risultato solo latamente cosciente di un elaborazione di immagini e passioni proveniente da una pratica di abbandono e sospensione del giudizio. Le immagini che ne derivano sono visioni di uno spazio mentale dilatato e libero dalla riproduzione fedele, la fedeltà qui è all’emozione e la natura è quella dell’interno e del profondo.

Colori e forme accurati e in perfetto equilibrio contribuiscono a creare una composizione coerente e sensata, il tema di ogni singolo quadro, sembra ricondurre l’insieme dell’opera di questo autore ad un’unica narrazione fantastica. La natura nei suoi quadri – nebbie, montagne, cieli, e vegetali rigogliosi – è immaginaria come assolutamente comprensibile, riarticolata all’interno della geografia emotiva dell’autore senza per questo perdere la sua dimensione di creazione miracolosa e stupefacente che lo sguardo del pittore sul mondo e la sua pratica del pensiero pittorico mantengono attiva al di là delle urgenze e delle istanze concettuali.

                                                                                                                                                                         Silvia Petronici







ALFREDO SAVIGNI // fotografia della natura

Mi piace camminare in mezzo alla natura e attingere ispirazione.

La fotografia quanto più è bella tanto più è misteriosa. E’ un frutto della memoria nel momento che ha colpito la nostra sensibilità.

La fotografia mi insegna a vedere ad osservare. Il desidero di vedere può dare all’uomo una più ricca capacità di amare e assaporare la vita.

A me tutto pare misterioso e il mistero mi affascina.

                                                Alfredo Savigni

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