Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


Angelo Rilei - Mario Sighinolfi - Renzo Bruzzi



Renzo Bruzzi, ha potuto realizzare il suo sogno di scultore soltanto nel momento in cui egli è andato in pensione. Appassionato, sin da bambino, a creare piccoli oggetti, anche inutili, Bruzzi ha scoperto, a 54 anni, il valore delle radici che il Panaro deposita sulle rive, per farne delle sculture. Ha frequentato anche corsi per plasmare la creta e altre materie. La curiosità lo ha spinto a trovare forme strane in pietre su cui egli ha inciso immagini particolari. Non sono mancate mostre personali e collettive, soprattutto al Salotto del Muratori di Vignola e presenze a mostre, anche internazionali, di presepi e di arte sacra. E’ stato chiamato più volte a partecipare, in Trentino, a concorsi internazionali di scultura in legno. La scultura in arenaria “Amore per la terra” è esposta nella città di Witzenhausen, in Germania. La sua "Via Crucis" è collocata nella chiesa di Pompeano di Serramazzoni.

Mario Sighinolfi, ha vissuto in prima persona le grandi trasformazioni del XX secolo secolo, dal lavoro nei campi alla cultura operaia. La sua passione per la pittura, che coltivava da autodidatta sin da bambino, non costituisce un momento o un modo per isolarsi dai problemi e dalle difficoltà di tutti i giorni; al contrario, si lega ad una costante e attiva presenza nel sociale. Tutta l’opera pittorica e grafica, che vive della sostanza dell’umano anche in assenza dell’uomo, resta saldamente unitaria nella tecnica e nei temi e sembra rispecchiare il carattere tranquillo e paziente dell’autore, una vita coltivata all’insegna dell’equilibrio e della modestia. Ha partecipato a mostre collettive e personali.
“Tutti gli oggetti sono depositari di una storia segreta. Una storia che Sighinolfi individua attraverso composizioni di lucida chiarezza e di perenne equilibrio. Composizioni che non esprimono una realtà statica, ma esibiscono, quasi con dichiarato fine, facoltà narrative di oggetti che si pongono al pari delle figure e dei fatti di storia….Ogni oggetto si connota di un recupero autentico di vita, di quel tanto di incanto e di mestizia che esso ancora possiede.”           Michele Fuoco
                                                                                       
                                                                                                      
 Angelo Rilei, ha guardato ai maestri di tutti i tempi (Caravaggio, Cèzanne, Van Gogh, Manet, Morandi,..) copiandone, agli inizi, alcuni capolavori, per acquisire quelle regole fondamentali per fare arte. La continua curiosità lo ha spinto a sperimentare diverse tecniche, anche il collage.
La sua prima personale è nel 1958, a Vignola, presso la Sala di Cultura. Successivamente ha esposto al Circolo “Polivante” Vignola (1969), Rocca di Vignola(1979), Circolo “Il Paradosso” Spilamberto, Teatro Carani e Centro Tori a Sassuolo (1971), Galleria Il Portone a Modena, Centro Internazionale delle Arti a Bologna, Galleria “La Perla” a Cento (1981), Salotto del Muratori a Vignola (1994,1998).

“Rilei non ama spiegare i suoi lavori, né giustificarne ogni segno, ogni macchia, ogni figura. E’ essenzialmente un uomo attento che si muove vedendo e guardando; da questo continuo contatto con le cose nascono le sue opere dalle quali è palese la capacità di liberarsi da ogni esperienza mnemonico-visiva per risolvere in modo personale le immagini. I paesaggi, gli ammassi di case, visti con profonda nostalgia, fanno parte della sua esperienza. Tuttavia non vi è rancore né protesta né polemica, ma una serenità e un amore profondo verso quest’infanzia povera e lontana. Anche le figurine appartengono a un mondo “privato” costruito con sensibile e attenta osservazione. Gli ultimi lavori: una strada nuova, scelta non a caso ma per naturale semplicità……a provare un atteggiamento vivo e attento, una sensibilità moderna (nella ricerca di nuovi mezzi espressivi) per un mondo minore che tanto fascino ha per chi lo sa scoprire.”
                                                                                                               Cesare Leonardi

Read more...

Opere di Maristella Bettelli





Maristella Bettelli
Nata a Spilamberto, sviluppa le sue prime esperienze artistiche ancora giovanissima.
Primo linguaggio è il figurato legato alla preoccupazione di cogliere con fedeltà ogni particolare della visione realistica.
Frequenta il Liceo Artistico di Bologna dove si diploma.
Ottiene la cattedra per l’insegnamento dell’Educazione Artistica presso le scuole medie.
Nel frattempo si libera del linguaggio accademico ed esprime se stessa attraverso una gamma di colori a macchie accostate soprattutto nelle figure-ritratti e nelle visioni di paesaggi colti in lontananza.
La tecnica prevalente è l’olio, ma acquisisce sempre maggior sicurezza nell’esperienza grafica.
Recentemente ha dedicato parte della propria attività alla creazione di forme nel campo della ceramica.
Dal 1972 partecipa a mostra collettive nazionali e personali conseguendo numerosi premi e riconoscimenti.
Perfeziona ed approfondisce l’esperienza grafica cimentandosi nella tecnica dell’acquaforte e dell’acquatinta.
Suoi temi preferiti, sia nella grafica che nei dipinti ad olio, sono scorci, case coloniche, paesaggi delle nostre colline e delle nostre campagne rivissuti e ricreati attraverso pacate tonalità cromatiche ed armonioso ritmo narrativo.



“E’ quella di Maristella una visione che ha un buon equilibrio di tecnica e contenuto; a volte la sua pennellata si stempra, si sfuma con quella accanto creando una buona armonia di toni….
Quello che ho trovato in lei è proprio il talento di una mano versatile, che si riscontra soprattutto nei disegni i quali, mi auguro, saranno seguiti da  una intensa attività grafica, essendo la Bettelli, come scioltezza e sicurezza nel disegno, giusta per cimentarsi nell’incisione.”
                                   Umberto Zaccaria 

“…con paesaggi ad olio ed incisioni di un naturalismo analitico, accuratissimo nei dettagli e sostenuto da un disegno ineccepibile, che non scade nella pedanteria ma reca in sé una sua giustificazione espressiva.”
                                                                                         Ferruccio Veronesi

“La pittura di Maristella Bettelli emana freschezza, amore e preparazione in una visione equilibrata di tensione e contenuti; i suoi paesaggi evocano ricordi e avvenimenti legati alle colline e alle campagne di casa….creando un insieme armonioso e ritmico che diventa ancora più fluido e trasparente nell’incisione, in cui si esalta la scioltezza del segno.”
                                                                                            Andrea Ghiaroni

Read more...

Mario Nanni & Ewa Barbara Konopka






Mario Nanni (Castellina in Chianti 1922) vive e lavora a Bologna, dopo le esperienze di vita e formative fino al 1940, tra Romagna e Toscana (Monzuno, Grosseto). Il suo percorso creativo passa attraverso l'informale, con mostre importanti a Milano (Salone Annunciata, 1960, a cura di Maurizio Calvesi); l'impiego di manufatti tecnologici con una dimensione anche metafisica e futurista, come nella mostra "Giovani pittori italiani", nel 1963, in Spagna, curata da Francesco Arcangeli; le sculture giocose e di garbata ironia e le catene di anelli a molle per una installazione pesentatta a S. Benedetto del Tronto, Lecco e Perugia.  All'artista piace sperimentare con mappe topografiche di acceso cromatismo, tavole di legno, "stratificazioni" presentate alla Biennale di Venezia del 1984, elementi di tecnologia, di struttura geometrica, rivestiti di colori, il ritorno alla pittura che si riflette su fondi a specchio, le mappe per "I giochi della metamorfosi", presentati nel 2004 alla Galleria Maggiore di Bologna. Critici famosi (Crispolti, Barilli, Bonito Oliva, Caramel, Caroli, Solmi, Di Genova...) si sono occupati del suo lavoro presentato in spazi pubblici e privati di prestigio, anche all'estero, e pure alla Quadriennale di Roma, nel 1986. Nel 2000 riceve il Premio Internazionale G. Marconi per la pittura, nel 2004 il Premio Sulmona e nel 2006 il Premio Suzzara.

Ewa Barbara Konopka nasce a Mlawa in Polonia, vive e lavora a Guiglia (Modena). La sua formazione si fonda su studi presso presso l'Istituto di Divulgazione della Cultura (arte, musica, poesia, letteratura) a Olsztyn, la facoltà di psicologia dell'Università di Bologna e l'Istituto di Moda "Burgo" di Milano, dove si diploma stilista di moda (in questo campo si ditingue, con l'assegnazione di un diploma, per la collezione presentata nell'edizione "Future 2009", Fiera di Moda a Pozman). Ma è la pittura a costituire la vera passione, con un'attività costante, soprattutto negli ultimi 10 anni, che l'ha portata a personali in Polonia nel Castello di Nidzica e nel Castello di Szczytno. Resta fondamentale la mostra "L'Ora inquietante" nel 2009, per ricordare il 70esimo anniversario dello scoppio della guerra in Polonia, che ha avuto come patronato d'onore il Ministero della Difesa e nel comitato d'onore l'Istituto della Memoria Nazionale. Una esposizione itinerante che, dopo tre tappe in città polacche, è stata ospitata, come evento speciale, nel Museo Etnografico di Vilno, in Lituania. Senza dimenticare l'attività espositiva in Italia, con personali al Centro Studi Muratori di Modena, al Salotto di L.A. Muratori di Vignola e nel Palazzo Rangoni di Castelvetro. La Konopka fa parte del Circolo degli Artisti di Modena, con cui ha partecipato a collettive di rilievo in varie città italiane.

Read more...

DONNA IN DO




DONNA IN DO
Ritratti illustrati, parlati e cantati.

Questa rassegna si anima non dalla presunzione di ritenere la musica leggera, i disegni delle copertine musicali ed i testi relativi, lo specchio riflettente di un’ epoca, ma soltanto per offrire qualche sensazione.
La donna del pentagramma come viene tratteggiata, nelle “poesie”?
Ella è tutto e il contrario di tutto: dolce, perfida, innamorata, amorevole, traditora, patriottica, snaturata, lavoratrice, salottiera, perduta, svagata, irreprensibile, ricca, povera e vagabonda.
Dei suoi gusti per il vestire, per lo champagne, per la vita mondana o per la pace campestre, già tanti fogli musicati, comparsi nel primo mezzo secolo del “Nove”, non celano segreti.
Allorchè la radio e la televisione investono con folate pubblicitarie più violente città e borghi di campagna la diffusione “cantata” condiziona decisamente i testi e le musiche.
Oggi si sostiene che la “canzone affianchi il mondo giovane e ne sia, per certi aspetti una riflessione, una confessione, un’ambasciatrice di delusioni e speranze”.
Nulla da obiettare.
                                                      Pierluigi Albertini
                                                                                             

Read more...

Collettiva di Pittura & Scultura




Daniela Issoglio, d’origine Pinerolese, vive ed opera nella sua città.
Ha iniziato giovanissima gli studi di pittura sotto la guida di alcuni maestri della provincia di Torino.
Ha al suo attivo numerose mostre personali nel territorio della cintura Torinese e Ligure.
Alcune sue opere sono esposte in mostra permanente presso locali della Prov. di Cuneo e risultano recensite sull’opera “Arte Italiana nel mondo” (Edizioni Celit).
“Daniela Issoglio è un artista ricca di genialità intuitiva, dalla pennellata forte e vibrante, come vibranti sono i colori della sua tavolozza. Le sue tele vivono e trasmettono intense emozioni che rendono partecipe l’animo di chi osserva…..”  http://www.danielaissoglio.it/


Il lavoro di Enzo Gambelli è il frutto di un intensa e meditata azione che si evolve lentamente sul supporto e la sua produzione risulta non copiosa. La ricerca artistica si è sviluppata nel tempo a cicli: i fiori, i nudi, l’inquinamento ambientale e altro. L’ultimo al quale attende già da anni è rivolto all’impronta che il tempo lascia sulle cose, un tentativo di valorizzare l’estetica della caducità. L’esplorazione di una statua millenaria, di un frammento o un muro secolare, ma anche di metalli o legni sfigurati dal tempo segnano la sua poetica, in quel confine tra astratto e figurativo, dove si evidenziano forme non chiare che si manifestano e si celano ad un tempo, con aumenti e diminuzioni visive. http://www.gambelliarte.net/

Paolo Morandi, giovane scultore nasce nel 1969. Vive tra le dolci colline Senesi, a Casole d’Elsa.
Autodidatta, come gli scultori plasma materia, artista poliedrico, completo, impegnato, dà luce alla sua anima utilizzando le mani, mai scontato, alla continua ricerca di verità. Con estrema facilità utilizza qualsiasi materiale, pietra, legno, ferro. Anima gentile, rende viva e reale ogni sua opera, nell’entusiasmo della creazione tutto diventa poetico, ogni particolare è curato con certosina pazienza, volumi sinuosi sono leggibili da ogni angolazione. http://www.paolomorandi.it/

Pucci Riccardo, diplomato in ceramica all’Istituto d’arte di Siena, inizia la sua attività artistica esponendo le sue opere in numerose personali e collettive dove realizza rappresentazioni originali dal gusto figurativo su ceramica o tela passando poi, negli ultimi anni a dipingere sul legno di olivo secolare con colori ad olio o acrilici; tratta il colore con inclinazioni da pittore e dà alle sue opere una valenza prettamente cromatica anche dovuta ad un ottimo disegno in riferimento alla scuola del fumetto dove si esaltano le capacità tecniche nell’evidenziare il particolare per definire la forma.
Docente di ceramica e pittura in vari laboratori – maestro d’arte. http://www.riccardopucci.com/

Giorgio Di Gifico è nato a Santos (Brasile), dove rimane fino ai 10 anni e frequenta sotto la guida della Prof.ssa Djelza Derito l’Accademia di pittura infantile. Arriva in Italia e conosce subito il meridione stabilendosi in Lucania a Montemilone (Pz). Nel 1970 si trasferisce a Torino e prosegue gli studi frequentando il liceo artistico “Cottini”. Nel 1976 la sua prima pubblicazione sul “Bolaffi Arte” (catalogo d’arte nazionale).
Nel 1978 si iscrive alla facoltà di Architettura di Torino. Nel 1982 si laurea e si abilita alla professione di architetto. Nel 1986 comincia la sua attività di docente di educazione artistica nella provincia di Torino.
“Giorgio Di Gifico, giovane presenza della pittura contemporanea neo-espressionista ha fatto di quel suo inconfondibile colore, intenso e spumeggiante di luce, un vessillo ideale a cui puntualmente riferirsi, per manifestare il proprio fermento interiore immerso in una continua maturazione intellettiva’.”
http://www.viviarteviva.it/artisti/giorgio-di-gifico/

Read more...

Blog Archive

counter

  © Blogger templates The Professional Template by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP