Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


"L' uomo, il mare e le sue navi." Bice Ulmetti e Ugo Michelassi



Bice Ulmetti : La multiforme produzione artistica della pittrice è già nota al grande pubblico grazie al suo personale talento tecnico e artistico, con cui ha saputo creare opere con fantasiosa e originale capacità.
Oggi presenta il mare in tutte le sue manifestazioni: in tempesta o calmo, nostrano o lontano, adornato da spiagge sabbiose oppure da inaccessibili dirupi, da estese scogliere arse dal sole o con lagune distese nella vegetazione tropicale.
La personalità solare dell’artista propone visioni acquisite nei tanti viaggi intorno al mondo, realizzate con la sua artistica fantasia, carica di esperienze e ricordi indimenticabili.
Nell’ispirazione di questa mostra, l’incontro con le NAVI che scaturiscono in simbiosi, trasmette un messaggio nuovo, vivace, pieno di luci, in una reale visione solare dell’artista.


Ugo Michelassi : nasce a Padova nel 1940 nei tempi tragici della seconda guerra mondiale.
All’età di due anni, la famiglia si trasferisce a Bologna, dove trascorre la sua vita e compie i suoi studi tecnici e universitari.
Giramondo per ragioni di lavoro, visita molti Paesi, con soggiorni più o meno lunghi.
E’ durante un soggiorno negli Stati Uniti che scopre casualmente il modellismo.
Nasce una grande passione! Passione tecnica unita all’interesse per la nascente disciplina modellistica, che dal 1960 prosegue e sviluppa costantemente nell’attività creativa, approdata - nell’ultimo ventennio – nella sua definitiva strada di studio e realizzazione della “Storia della Marina”.
Dal 2008 risiede a Vignola.

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Disegni e dipinti di Camilla Ferri



Solo in quest'ultimo decennio mi avvicino all'arte figurativa, realizzando un vecchio sogno nel cassetto: infatti le mie esperienze professionali si sono sviluppate in tutt'altro settore, avendo insegnato materie tecnico-scientifiche negli istituti superiori.
Il primo incontro con l'arte avviene con il maestro Giorgio Tosi,  dal quale apprendo la tecnica dell'acquerello: un'esperienza affascinante, dove i colori si fondono, si dissolvono, emergono atmosfere colme di significati incompiuti.
Sarà il maestro Paolo Sighinolfi ad insegnarmi a modellare l'argilla nei suoi aspetti tecnici e mi farà comprendere il significato dello spazio, la ricerca dei volumi e dei piani e a dare importanza alla “freschezza” dell'opera.
Dal maestro Marco Grimandi apprendo la tecnica del colore ad olio e del pastello. La scuola di Grimandi mi consente di esplorare diversi aspetti della pittura e del disegno: la tecnica della “mezza macchia”, gli esercizi sulla composizione e il chiaroscuro, lo studio del ritratto, della figura, della natura morta e gli scorci di paesaggio da realizzare, quando possibile, in plain air.
I disegni, i dipinti e le sculture sono frutto del mio impegno ma, soprattutto, dei maestri che hanno condiviso con me il loro sapere.


Camilla Ferri


La spontaneità è la grande sfida del pittore figurativo. Rendere “ad artifizio” il carattere immediato della vita nella sua apparenza attraverso il disegno e i colori è un compito che richiede, da parte dell'artista, tanta maestria quanta umiltà davanti al suo soggetto.
E' in questa direzione che si muove Camilla Ferri, alla ricerca di un linguaggio sempre più essenziale e, al contempo,  suggestivo nell'evocazione della natura. Una componente importante della sua arte è infatti il paesaggio, che appare quasi dovunque, declinato nelle forme argentee di un albero sullo sfondo, o come abbellimento di una scena sull'aia, o vero protagonista di un quadro campestre.
E' una continua armonia che lega l'uomo, la casa, la natura, in una trama fatta di pennellate nervose e leggere, in cui l'estrosa scelta cromatica non è mai fine a se stessa: modulata in verde giada, smorzata in indaco, la sua tavolozza evoca puntualmente un giardino, un torrente, un'abbagliante luce estiva.
Si avverte una simpatia, un amore per la scena “di genere”: ogni tela è infatti l'istantanea di un mondo vitale e quotidiano che Camilla ha davanti agli occhi e che accoglie in una pittura sapiente senza intellettualismi, virtuosa senza ostentazione, sincera.
Verità e bellezza sono sotto i nostri occhi: all'artista il compito di farcele vedere.

Marco Grimandi

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