Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


Pierluigi Giovannini & Stefano Totaro



Pierluigi Giovannini, laureato in lettere moderne alla Università di Bologna nel 1973, ha frequentato lo studio del pittore Imolese Walter Dall’Oppio e Tonino Gottarelli.
Negli anni successivi alla laurea ha partecipato a varie esposizioni collettive in Emilia-Romagna (Imola, Bagnacavallo, S.Lazzaro di Savena, Sassoleone, ecc…).
Nel 1978 è presente con un opera al “Premio Campigna”. Nel 1979 allestisce la prima mostra personale a Perugia. Dopo una lunga pausa dedicata all’insegnamento, nel 2008 allestisce una seconda  mostra personale a Dozza Imolese, col patrocinio del critico d’arte e pittore Bolognese Luciano Bertacchini.
Nel 2007/2008 espone in due mostre personali a Bagnacavallo (RA).
Recentemente ha prodotto anche alcune sculture in terracotta, ha inoltre pubblicato “Cinquant’anni fa” – racconti – Ed. Santerno, Imola e “Frammenti” – Poesie – Ed. Libroitaliano – Ragusa
Vive e lavora a Giugnola di Castel del Rio.

Scorci, immagini di case abbandonate, strade, teorie di campi, alberi vegetazioni che s’infittiscono dopo aver superato aridi calanchi. Un ampio itinerario che non può essere confuso con evasive tappe di saltuari appuntamenti, ma il continuato proporsi di un’indagine con ben salde radici comprese fra spontaneità e ricerca di moduli espressivi. Dopo la prolungata pausa inoperosa, ecco così un intenso ritorno, carico di lontane esperienze giovanili e , soprattutto, di rinnovati contatti con la natura amica.
Lasciati in disparte la complessità di tematiche sociali od invadenti richiami di presenze umane, è lo scorrere emotivo di cieli, pareti montuose, solchi terrosi, fioriture primaverili, ramificazioni agitate dal vento che con sincerità, solidi impasti di colore, portano Pierluigi Giovannini a rievocare, rivivere, anche in opere pittoriche, le “cose nuove”, i “ricordi”, i “sogni”, che tanto fanno parte dei suoi lontani o recenti testi poetici.
                                                                                                Luciano Bertacchini
      


Stefano Totaro
Ho colto questa occasione che mi ha offerto il caro amico e collega Michele Fuoco, per proporre alcuni scatti, frammenti di immagini, di momenti, di colori e suoni che ho rubato al tempo così "eterno" della terra e della gente africana. Si tratta di immagini prese durante alcuni viaggi-reportage effettuati in questi ultimi anni,  a seguito, come giornalista della Gazzetta di Modena, di spedizioni di volontari e di associazioni modenesi che, nel loro lavoro solidale, arrivavano là dove nessun uomo-turista aveva potuto ancora contaminare. Camerun, Angola, Sierra Leone, Madagascar, Benin: viaggi per raccontare, immagini come pagine. Stefano Totaro, classe 1961, ripetente.



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Maurizio Bonetti & Giancarlo Mazzacani


Maurizio Bonetti  è nato a Vignola, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte Venturi di Modena, nel corso di ceramica e disegno decorativo, dove è stato allievo di Marino Quartieri e Lodovico Asirelli. Ha ottenuto riconoscimenti in diverse mostre estemporanee (Vignola, Poggio Rusco, Suzzara, Gualtieri). Nel 1992 e 2003 ha esposto al Salotto del Muratori .

“Non sono soltanto i paesaggi dal vero che l’artista coglie, rinnovando la sua “antica” vocazione di pittore da cavalletto e “en plein air”, lungo il fiume Panaro o sulle colline vignolesi, a determinare i soggetti della sua opera, ma anche alcune composizioni informali che vivono nella gioia del colore. Tra questi due estremi si pongono quei dipinti che coniugando personaggi e paesaggi d’invenzione, si connotano di essenzialità d’immagine quasi astratta. Maurizio Bonetti coniuga la sua irrequietezza con lo spirito di ricerca e il risultato sono opere che diventano punti di partenza per ulteriori ricerche.”


Giancarlo Mazzacani  è nato a Fiorano Modenese nel 1952 dove vive e lavora attualmente.
Il desiderio artistico è nato fin da bambino quando frequentava le scuole elementari e medie dove gli insegnanti incoraggiavano i genitori ad iscriversi alle scuole di Belle Arti.
Le possibilità economiche per quei tempi erano molto limitate, cosi da buon autodidatta armato di qualche colore e pennello rimediato, e tanta voglia di imparare da artisti già affermati, è cresciuta nel tempo la personale formazione artistica del pittore studiando metodologie adatte alle sue caratteristiche. Ha partecipato fin dagli anni "settanta" a mostre collettive e personali, fino ad oggi è partecipe a club di pittori locali. Il genere pittorico si è evoluto nel corso degli anni tra nature morte, floreali, paesaggi, tramonti e soggetti a carattere figurativi ritrattistico con tecniche di colore sperimentato e ricercato usando colori ad olio, acrilico, acquerelli, china, disegno, con una continua metamorfosi espressiva.

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