Angelo Rilei - Mario Sighinolfi - Renzo Bruzzi
Renzo Bruzzi, ha potuto realizzare il suo
sogno di scultore soltanto nel momento in cui egli è andato in pensione.
Appassionato, sin da bambino, a creare piccoli oggetti, anche inutili, Bruzzi
ha scoperto, a 54 anni, il valore delle radici che il Panaro deposita sulle
rive, per farne delle sculture. Ha frequentato anche corsi per plasmare la
creta e altre materie. La curiosità lo ha spinto a trovare forme strane in
pietre su cui egli ha inciso immagini particolari. Non sono mancate mostre
personali e collettive, soprattutto al Salotto del Muratori di Vignola e
presenze a mostre, anche internazionali, di presepi e di arte sacra. E’ stato
chiamato più volte a partecipare, in Trentino, a concorsi internazionali di
scultura in legno. La scultura in arenaria “Amore per la terra” è esposta nella
città di Witzenhausen, in Germania. La sua "Via Crucis" è collocata
nella chiesa di Pompeano di Serramazzoni.
Mario Sighinolfi, ha vissuto in prima persona le
grandi trasformazioni del XX secolo secolo, dal lavoro nei campi alla cultura
operaia. La sua passione per la pittura, che coltivava da autodidatta sin da
bambino, non costituisce un momento o un modo per isolarsi dai problemi e dalle
difficoltà di tutti i giorni; al contrario, si lega ad una costante e attiva
presenza nel sociale. Tutta l’opera pittorica e grafica, che vive della
sostanza dell’umano anche in assenza dell’uomo, resta saldamente unitaria nella
tecnica e nei temi e sembra rispecchiare il carattere tranquillo e paziente
dell’autore, una vita coltivata all’insegna dell’equilibrio e della modestia.
Ha partecipato a mostre collettive e personali.
“Tutti gli oggetti sono
depositari di una storia segreta. Una storia che Sighinolfi individua attraverso
composizioni di lucida chiarezza e di perenne equilibrio. Composizioni che non
esprimono una realtà statica, ma esibiscono, quasi con dichiarato fine, facoltà
narrative di oggetti che si pongono al pari delle figure e dei fatti di storia….Ogni
oggetto si connota di un recupero autentico di vita, di quel tanto di incanto e
di mestizia che esso ancora possiede.” Michele Fuoco
Angelo
Rilei, ha
guardato ai maestri di tutti i tempi (Caravaggio, Cèzanne, Van Gogh, Manet,
Morandi,..) copiandone, agli inizi, alcuni capolavori, per acquisire quelle
regole fondamentali per fare arte. La continua curiosità lo ha spinto a
sperimentare diverse tecniche, anche il collage.
La sua prima personale è nel
1958, a Vignola, presso la Sala di Cultura. Successivamente ha esposto al
Circolo “Polivante” Vignola (1969), Rocca di Vignola(1979), Circolo “Il
Paradosso” Spilamberto, Teatro Carani e Centro Tori a Sassuolo (1971), Galleria
Il Portone a Modena, Centro Internazionale delle Arti a Bologna, Galleria “La
Perla” a Cento (1981), Salotto del Muratori a Vignola (1994,1998).
“Rilei
non ama spiegare i suoi lavori, né giustificarne ogni segno, ogni macchia, ogni
figura. E’ essenzialmente un uomo attento che si muove vedendo e guardando; da
questo continuo contatto con le cose nascono le sue opere dalle quali è palese
la capacità di liberarsi da ogni esperienza mnemonico-visiva per risolvere in
modo personale le immagini. I paesaggi, gli ammassi di case, visti con profonda
nostalgia, fanno parte della sua esperienza. Tuttavia non vi è rancore né
protesta né polemica, ma una serenità e un amore profondo verso quest’infanzia
povera e lontana. Anche le figurine appartengono a un mondo “privato” costruito
con sensibile e attenta osservazione. Gli ultimi lavori: una strada nuova,
scelta non a caso ma per naturale semplicità……a provare un atteggiamento vivo e
attento, una sensibilità moderna (nella ricerca di nuovi mezzi espressivi) per
un mondo minore che tanto fascino ha per chi lo sa scoprire.”
Cesare Leonardi