"C'era una volta la scuola...a Vignola (e dintorni)
Quando una cartella di cartone....
"...voglio una bella scrittura!"
"...voglio che non dimentichiate le doppie!"
"...mi raccomando: nessuno confonda la Q con la C!"
Ancora, nella memoria fantasiosa degli anziani, si ode la voce autoritaria della maestra echeggiare dalla platea rialzata in uno stanzone disadorno in cui soltanto i banchi rigorosamente allineati, una carta geografica gigante, un crocefisso ed una lavagna difendevano la dignità della Scuola.
Può accadere oggi che una stinta fotografia, richiamando stagioni perdute, ci faccia camminare a ritroso in quel microcosmo di grembiulini neri, calamai di vetro opaco, pagine macchiate d'inchiostro e quaderni con le "orecchie".
Quando gli scolari all'unisono recitavano le tabelline...quando la voce solista dell'insegnante impegnata al dettato riempiva il silenzio perfetto, si viveva in un'altra dimensione affettiva.
Era meglio?
Era peggio?
Senza imboscarci in analisi complesse, crediamo tuttavia sia difficile, davanti a questi "segni scolastici" offerti con levità e con semplicità da tanti Vignolesi, rinunciare ad un piccolo sogno degli occhi e del cuore.
Certo senza ammalrsi di nostalgia, ma con la consapevolezza che nel mosaico variegato del domani non possono mancare le tessere dell'oggi e di ieri.
PierLuigi Albertini