Manfredi Lanza
Manfredi Lanza
Nato a Siena nel Luglio del 1935, cresce e si forma a Roma, nella villa Strohl-Fern in cui, all’epoca, vivono ed operano tanti apprezzati artisti visivi (Amedeo Bocchi, Carlo Levi, Francesco Trombadori, per citarne alcuni tra i più noti). Il suo percorso di vita, atipico ed irrequieto, lo conduce per lunghi periodi all’estero: in Francia, Inghilterra, Olanda, Lussemburgo. Espone principalmente due volte, a Roma nel 1983 e a Bologna nel 2008. Ambedue le personali sono accompagnate dalla pubblicazione di cataloghi con ampie presentazioni da parte di critici autorevoli. Dagli anni Novanta risiede e dipinge a Castelvetro di Modena.
Paesaggio giocato sul colore, sulla frammentazione degli spazi sino a toccare i confini di una astrazione naturalistica che scombina le carte di materia, colore e luce.
[…..]E’ una pittura magra e sottile, i colori sono tenui, sanno di terre, le tonalità concorrono a dare vita a sospensioni della tavolozza che divengono accentuazioni, spontaneità, immediatezze e spessori del racconto pittorico. Manfredi, in questi lavori, si avvale di tinte chiare ma raggelate. Il grezzo della tela assume pari dignità e caratura, uguale peso e incidenza rispetto al colore steso nervosamente e privo di spessore. Lavori in cui convivono orizzonti lunghi, avvolgenti ed una quiete fuggevole – che alternativamente si satura e si dilata ai limiti dell’irreale – è stanziale negli spazi estesi, quasi angoscioso dubbio di alienazione e perdita del proprio essere in una realtà più intima di uomini e cose, di fatti e luoghi della memoria.
Valerio Grimaldi