Opere in legno
di

LUCIANO BANDIERI
FRANCO FERRARI
AGNESE GUIDOTTI
MARIO POLETTI

Dal 18 Marzo al 2 Aprile
2017
Inaugurazione Sabato 18 Marzo 2017 alle ore 16


"Un giorno dopo l'altro" di Enzo Venturelli




Enzo Venturelli, nato a Marano sul Panaro, è vignolese d’adozione. La fotografia per lui è "una grande passione", emozionante e rispettosa nei confronti del mezzo che gli permette di esplorare la realtà e la fantasia, di reisolarne i confini creando nuovi sguardi. Ha esposto alla Galleria Photoattiva di Savignano s.P, al Diaframma di Milano, al Salotto del Muratori di Vignola e al Cafè Art di Carpi. Collabora come fotografo al Centro di Documentazione "Mezaluna" di Vignola.
Negli anni ‘90 si è interessato alla manipolazione e lavorazione della creta, frequentando i corsi e gli studi dei prof. Cesare Soli, Marco Fornaciari, Paolo Sighinolfi e Giovanni Ferrari. Suoi sono i bassorilievi per le medaglie commemorative dei 500 anni dalla nascita di Jacopo Barozzi e dei 400 anni dalla nascita di Raimondo Montecuccoli e una terracotta, “Martina”, per il Salotto del Muratori.


La Vignola di Enzo Venturelli raccontata in 365 fotografie
Un “diario per immagini” realizzato dall’autore con realismo ma anche poesia. Pagine di storia, di vita quotidiana, di scorci paesaggistici e di memorie.
In un anno 365 scatti. E tutti in luoghi diversi, ma sempre nel territorio di Vignola. Così “Un giorno dopo l’altro...” Enzo Venturelli, nato a Marano, ha voluto affidare alla macchina fotografica i luoghi della sua città di adozione in cui vive e opera da decenni. Vignola è indagata attraverso lo sguardo dell’artista (si può dire artista, in quanto Venturelli si dedica con passione anche alla pittura e alla scultura in terracotta) che dimostra la capacità di presa immediata della realtà, con l’esigenza di offrire una testimonianza di luoghi in immagini meditate che trattengono il senso vitale che ogni cosa custodisce e possibili memorie anche culturali. Una foto al giorno con un progetto che guarda a quello “sviluppato - nota Giada Chiodi nell’introduzione - da Yann Arthus Bertrand, fotografo francese nato a Parigi nel 1946”, lo stesso anno di nascita di Venturelli. In questo “diario per immagini” che riguardano Vignola, il suo è un attento guardare, da realista ma forse anche da sognatore, la Rocca con le sue pietre di fede, la Torre del sale di Tavernelle, il sentiero con i giovani cipressi che porta alla vecchia Pieve, il Palazzo dei Contrari, una scultura di Ivo Soli nel parco tra i palazzi, la nuova biblioteca come tempio della cultura, la chiesa nel castello a Campiglio, Villa Isola nel suo silenzio. Una ricognizione disincantata che accoglie, talvolta con malinconia, lo spettacolo della natura anche nel primo ghiaccio in Panaro, raggi del sole che giocano con la brina depositata sugli alberi, gli ultimi ciliegi del villaggio, i glicini in crescita, i frutteti, la verde vallata, sprazzi del tramonto, un’alba con nubi dorate. Lo spirito di osservazione lo porta a partecipare, con vigile e acuta curiosità, alla festa dei ciliegi in fiore, al mercato tra le bancarelle, alle chiacchiere in piazza dopo la messa, a meravigliarsi di fronte ad una graziosa fanciulla aleggiante sul carro della festa. Venturelli non può sottrarsi a indicare l’agonia del vecchio capannone artigianale, l’avanzare, con il cemento, dei cantieri della città, i cambiamenti che la civiltà industriale porta, i silos del Consorzio, le acque torbide del rio. In questo volume (stampato dalla F. G. di Savignano), voluto dal Gruppo di Documentazione Vignolese “Mezaluna-Mario Menabue”, vive anche il ricordo di qualche pagina triste della storia vignolese, come indica, nel gruppo di sculture di Marco Fornaciari, la pietà di una fanciulla per l’eccidio di Pratomavore. Le ultime pagine sono dedicate alla Casa Montorsi, ad un amico, che ha contribuito alla realizzazione della raffinata pubblicazione.
                                                                                                                       Michele Fuoco


Un giorno dopo l’altro di Enzo Venturelli è un bel volume di fotografie.
Trecentosessantacinque, per la precisione, scattate nel 2006, una al giorno per un anno intero, un giorno dopo l’altro, da Enzo Venturelli, noto e apprezzato fotografo non professionista, che ha soffermato il suo sguardo artistico su vedute e angoli indiscreti, che ci danno una visione suggestiva, a volte misteriosa, di Vignola.
Queste foto, in cui si coglie non solo la città, con il suo pulsare quotidiano, ma anche il trascorrere delle stagioni  ed il variare delle condizioni meteorologiche, presentano Enzo Venturelli come uno dei fotografi che meglio interpreta il senso del divenire che permea il paesaggio urbano.
Dal 2006 sono passati solo cinque anni, ma oggi molte di quelle fotografie  - scattate con intento esclusivamente artistico  - possiedono anche una preziosa valenza documentaristica, perché mostrano i mutamenti  (non ricordavamo che fossero cosi tanti, in così poco tempo) che in molte zone hanno cambiato l’aspetto di Vignola.
                                                                                                                                                                Massimo Bazzani

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